La nostra sezione in numerose circostanze è stata protagonista entusiasta e professionale nelle scuole elementari e medie con programmi d’informazione, spesso in collaborazione con altre associazioni anche ambientaliste. L’occasione del contatto con i ragazzi attraverso la scuola è stata propedeutica ad un disegno più specifico d’introduzione alla montagna che è stata poi resa attuabile dalla messa a disposizione della Baita Winkel da parte dell’allora Azienda Regionale delle Foreste. L’evento della consegna è stato ufficialmente celebrato il 17 agosto 1986 con una festa a cui sono intervenute varie autorità politiche regionali ed è stata piacevolmente allietata dai familiari canti del coro A. Zardini nell’ampia e suggestiva piana del Winkel in una bella giornata di sole.
In detta baita, in via quasi continuativa dal 1987, sono organizzati dei veri e propri corsi settimanali d’introduzione alla montagna per ragazzi dal 9 ai 15 anni. In conformità allo spirito del volontariato gratuito, vi concorrono esperti in botanica, fauna e geologia, in campo forestale e caseario, nel settore ambientale e montano, in quello topografico ed alpinistico. In aggiunta a questi, i vari soci che si alternano ad accompagnare i ragazzi, a cucinare (evviva le cuoche!), che provvedono alla logistica ed ai rifornimenti, ai trasferimenti per i corsi avanzati, contribuiscono in maniera fondamentale e sono essenziali alla riuscita dei corsi stessi. Ma fra questi soci meritano un cenno particolare gli “Accompagnatori d’Alpinismo Giovanile”, attorno alle cui figure professionali si sono incentrati i corsi dal punto di vista didattico ed operativo; si tratta di Luigi Faleschini, di Mario Di Gallo e, tuttora in attività, di Mario Casagrande. Per acquisire detta qualifica nell’ambito del CAI, si sono ammirevolmente sobbarcati oneri ed impegni gravosi, durante un intero anno, per partecipare a lezioni e ad istruzioni pratiche nell’ambiente alpino, nonché per sottoporsi a selettivi esami conclusivi ed aggiornamenti.
Obiettivo didattico importante è far comprendere ai giovani allievi come il CAI non richieda ai suoi soci particolari capacità alpinistiche, bensì un autentico amore per l’alpe e disponibilità a coltivare lo spirito associativo.
L’impegno d’energie e tempo, vista l’importanza della posta in gioco, viene profuso da tutti i collaboratori con generosità e convinzione. Va in ogni caso rilevato che l’unico rammarico per gli organizzatori, che con quest’iniziativa cercano di seminare proficuamente, è rappresentato dal progressivo e preoccupante calo dei partecipanti fra i residenti nelle nostre vallate, com’evidenziato dal prospetto sotto riportato:
Va però annotato che l’amarezza per la sempre più esigua partecipazione locale è controbilanciata dalla soddisfazione che deriva dal lavorare per l’intera famiglia del CAI che spazia ben oltre i ristretti confini della nostra sezione. E grazie a quest’iniziativa così condotta, abbiamo raggiunto una posizione di rilievo se non addirittura all’avanguardia, in questo settore, nell’ambito della nostra Delegazione Regionale.
La nostra attività giovanile ha anche una valenza internazionale in quanto è stata attirata anche fuori dai confini nazionali: in Austria ed in Slovenia. Più volte i nostri giovani hanno partecipato a corsi con gli amici austriaci e nelle loro strutture: si ricordi la Nappalalm e la Fraganterhutte. In tempi recenti questi giovani, nei suggestivi campeggi in Slovenia, sono stati coinvolti in un’attività veramente poliedrica per la varietà d’interessi sportivo-naturalistici toccati.
l'Alpinismo Giovanile