La sublimazione nel campo della sentieristica è rappresentata dalla realizzazione d’itinerari che solo in parte sfruttano tracce o sentieri esistenti ma che spesso osano su inviolate creste, su incassate gole a mo’ di canyon o su pareti, apparentemente accessibili solo agli arrampicatori. Per l’ambiente tipicamente di montagna in cui sono inseriti e per la preparazione fisica e minimamente tecnica che richiedono a chi voglia affrontarli, sono perciò detti “alpinistici”.
La prima realizzazione in tal senso fu la “Alta Via CAI Pontebba” che, ancor prima che un’opera innovativa, fu un’idea coraggiosa ed originale. Quando ancora il termine “altavia” era pressoché sconosciuto, concepire un collegamento in quota che diventasse accessibile alla massa, ha voluto dire pensare alla grande. L’unire tre nostre importanti montagne quali il Malvuerich, il Cavallo e la Creta d’Aip in un unico tragitto - 11 km con un dislivello di 3100 metri - praticamente tutto in cresta, ha comportato una scelta veramente ambiziosa per quei tempi. Le migliaia di persone che dal 1972 - anno della sua ultimazione - l’hanno percorsa, sono la comprova del gradimento che ha riscontrato.
Il 13 settembre dello stesso anno, con la posa in opera all’attacco di una targa (sostituita il 6/9/1987 in conseguenza del deterioramento), in un ambiente ovattato da una soffice coltre (20 cm) di neve fresca, fu inaugurata la via “Fausto Schiavi” alla Creta di Pricot, dedicata ad un nostro vice presidente che tanto amò la sua terra. Ha la prerogativa di offrire un’alternativa più diretta per il raggiungimento della cima, senza risultare particolarmente difficile. E’ una salita di gran soddisfazione, per esperti, volutamente non facilitata da attrezzature metalliche.
Il sentiero “Bepi Della Schiava” (segnavia n° 501) è un’altra realtà di quegli anni. Inaugurato l’8 ottobre del 1978 e dedicato ad un nostro socio che questi luoghi frequentava con amore e semplicità, attraversa una delle zone più belle ed appartate del pontebbano. Nel suo lungo percorso (15 km con un dislivello complessivo di 2500 metri), sorprende il frequentatore per la piacevole mutevolezza che porta ad un continuo cambiamento di panorama e d’ambiente.
L’ultima realizzazione di un siffatto itinerario è il sentiero “Rio degli Uccelli” (segnavia n° 521). Nei primi anni 80 le attrezzature poste in opera (vari ancoraggi fissi, catena e fune metallica), unitamente a qualificati interventi di ripristino, hanno permesso l’accesso ad una delle zone più magnificamente selvagge della zona. Ora purtroppo, già dall’alluvione del giugno 1996 ed ancor peggio da quella recente del 29 agosto 2003, quest’ambito tracciato di guerra è interdetto alla frequentazione, giacché necessita della messa in sicurezza in ottemperanza a nuove leggi.
Altavia C.A.I. Pontebba
È una traversata denominata "Alta Via" in considerazione della particolare caratteristica del percorso che si svolge sugli alti crestoni del monte Malvuerich (q. 1899 m), della Creta di Pricot (q. 2252 m), del Monte Cavallo (q. 2239 m) e della Creata d'Aip (q. 2279 m) e che ha per collegamento tra i massicci sopracitati, delle selle e delle forcelle mai inferiori ai 1600 metri. I lavori di attrezzatura e di segnaletica furono ultimate nel 1972 e costituirono la prima grande realizzazione della locale sezione del C.A.I. Il percorso è prettamente alpinistico con difficoltà pure di 1° e 2° grado ed è di conseguenza percorribile da persone in possesso di un certo grado di allentamento e capacità. Si presta ad interessanti osservazioni sulla flora, sui fossili, sulle particolarità geologiche in un ambiente suggestivo e a volte selvaggio, con un panorama vastissimo che si estende dalle Alpi Giulie e Carniche alle Dolomiti e dagli innevati Tauri al mare.
Svolgimento della traversata Collegamento per il ritorno a Passo Pramollo
Provenendo da Pontebba, dopo circa 10 km., sulla strada per il Passo Pramollo, si incontra sulla destra una tabella segnavia in località Stammpoden. Si scende per breve tratto per rotabile fino ad uno spiazzo per poi guadare il rio Winkel. Si sale ora, per sentiero, verso la ben delineata forca Glome; l'ultimo tratto è facilitato da corda metallica. Ore 0.40 diff. elementari. Si esce sui prati cosparsi di una ricca varietà di flora alpina e si passa nei pressi della diroccata malga Mal Vuerich Alto, acqua nelle vicinanze. Proseguimento per sentiero attraverso i prati, fino alla forcella tra i due Mal Vuerich, Alto e Basso. Quivi possibilità di interruzione della traversata per sentieri segnati: 1) a sin. per sella Panegouz e rotab. P. Pramollo, 2) da Panegouz, stavoli Pricot-Studena Bassa. Sempre per prati si giunge in vetta al Mal Vuerich Alto e alla Campana «G. BUZZI» LIBRO VETTA-PRIMO TIMBRO DI CONTROLLO. Ore 0.30 diff. element. Si scende quindi per ardito sentiero nel primo tratto, poi attraversando pini mughi alla sella Pridola. Ore 0.30 diff. 1° grado. Ripari presso costruzioni abbandonate. Per eventuale interruzione trav. 1) verso Sud per sentierino non segnato agli stavoli Pricot-Studena Bassa. 2) verso Nord per mulattiera segnata al vallone del Winkel-P. Pramollo. Lasciata la sella si prosegue per sentiero fino sotto la parete Est della Creta di Pricot e per una evidente rampa obliqua a sinistra ad una selletta e per ripidi prati e roccette alla cresta Est e alla vetta (ometto). Ore 2 diff. 1° gr. nessun riparo. Per eventuale interruz. trav. 1) oltre la vetta, verso Nord-Est per la via «FAUSTO SCHIAVI» (segnavia Blu-Arancio, 2° gr.) al vallone del Winkel-P. Pramollo. 2) dalla sella che divide la Creta di Pricot dal Cavallo, per sentierino segnato verso Sud, al vallone di Pricot-Studena Bassa. Al Cavallo si giunge per ampi prati. Interessanti varietà di flora alpina. Il gruppo è formato da calcari devoniani di scogliera e proprio nella parte terminale presenta calcari con fusoline del carbonifero superiore, (ritrov. fossili). Vista stupenda su vastissimo panorama. Nessun riparo. CROCE - LIBRO DI VETTA - SECONDO TIMBRO DI CONTROLLO. Possibilità di interr. della trav.: lasciato il cupolone sommitale, 1) verso Nord prima per sentiero segnato poi per attrezz. «E. CONTIN» al vallone del Winkel-P. Pramollo 2) verso Sud per il vallone di Pricot-Stud. Bassa. Per mulattiera, che utilizza in parte la via normale austriaca al Cavallo e sentiero, si scende a sella di Aip. Ore 0.30 diff. element. ripari naturali. A Nord della sella, acqua. Per sentierino si percorre l'intera sella (spartiacque e linea di confine, presenti fossili affioranti) fino sotto le rocce scendendo poi per sentiero su ghiaie verso Nord e risalendo fino all'attacco della via normale austriaca che per canali, roccette, attrezzature metalliche e ghiaie porta alla vetta. Ore 2.00 diff. 1° gr. ripari solo naturali CROCE - LIBRO DI VETTA - TERZO TIMBRO DI CONTROLLO. Possibilità di interr. trav.: per il vallone del Rudinig-Madrizze-P. Pramollo. Rilevante la struttura del gruppo, formato, raro esempio, in Europa,, di calcare bianco-rosato, fusoline del permiano superiore. Panorama vastissimo. Dalla vetta della Creta di Aip seguendo sempre il segnavia, si percorre l'intero pianoro sommitale fino all'orlo della parete finale della cresta Ovest. Ore 0.30 diff. element. Si scende per la parete suddetta per circa 40 m. usufruendo di attrezzature metalliche predisposte fino alla forcella sottostante e aggirando a Sud il torrione più alto della cresta (Trogkofelturm) si percorre la cresta stessa fino alla forcella dello Zotag Kofel dove ha termine la traversata. Ore 1.30 diff. 1° gr. sup. nessun riparo. Possibilità di interr. trav. 1) prima di scendere per la paretina di 40 m. è possibile riprendere la via normale italiana, segnata in rosso, che ricongiunge al sentiero che contorna l'intera parete Sud della Creta di Aip fino alla sella omonima Madrizze-P. Pramollo. 2) nella forcella sotto la paretina di 40 m. per segnavia triangolare rosso, al sentiero dell'itinerario precedente. 3) dal sentiero degli itinerari precedenti, in discesa verso Sud nella val di Aip e passando nei pressi della malga omonima, (buon riparo ed acqua) si attraversi il piatto fondale e seguendo il segnavia rosso si percorre l'ardito sentiero (la Scjalute) fino alla malga Caserutte-Rio Secco-Studena Bassa-Pontebba.
Collegamento per il ritorno a Passo Pramollo
Dalla sella Zotag Kofel per sentiero che contorna a Sud la Creta di Aip-sella di Aip-Vall. del Rudinig-Madrizze-P. Pramollo. Sentiero segnato in rosso. Ore 2-2.30.
Informazioni varie
Difficoltà EEA. Equipaggiamento di alta montagna, corda o cordino di almeno 20 m. moschettone. Considerando il percorso in cresta, è consigliabile buon rifornimento di bevande. A fine maggio e parte di giugno è possibile trovare sui versanti a Nord e ad Ovest ancora tratti innevati. Epoca consigliata: luglio-ottobre.
Segnavia
Su buona parte del percorso si troverà segnalazione precedente rossa e bianca-rossa, e la nuova segnalazione dell' ALTA VIA CAI PONTEBBA di colore AZZURRO-ARANCIO (azzurro verso Ovest - arancio verso Est).
Sentiero 501 - Bepi Della Schiava
Sintesi percorso: Pontebba - M. Corona - Passo di Pramollo
Gruppo montuoso: Alpi Carniche Orientali
Punto di partenza (località e quota): Strada per il Calvario q. 600 m
Punto di arrivo (località e quota): Passo Pramollo q. 1530 m
Dislivello in salita: 1507 m
Lunghezza: 19 Km
Punti di appoggio (rifugi, bivacchi, casere, agriturismo): Casera Malga For
Descrizione del percorso:
Dal bivio della strada per il Calvario (q. 600 m), si sale su strada asfaltata al Calvario (q. 666 m, possibilità di parcheggio). Si prosegue a sinistra su strada sterrata fino in località Ciofnik, dopo per mulattiera con ampi tornanti ci si addentra nel bosco di faggi e pini fino a giungere ai prati Scalzer e bivio sent. 501/A (q. 1241 m). Si prosegue nella faggieta fino a Sella Brizzia (q.1421 m). Svoltando a destra in min. 30 si può giungere a cima del M. Brizzia. Proseguendo a sinistra inizialmente nel bosco di faggio, il sentiero prosegue in località Puintaz dove ci sono dei tratti attrezzati con catena e pioli. Si giunge poi per bosco di abeti e faggi in Sella di Barizze (q.1430 m). Proseguendo su pista forestale dopo il bivio con il sent. 504 si svolta a destra raggiungendo la C.ra For (q. 1614 m). Sempre proseguendo a destra su tratti di mughi e prati si giunge in cima al M. Corona (q. 1832 m), da qui il sentiero scende seguendo il confine fino a Sella Carnizza (q. 1675 m). Salendo poi su terreno ghiaioso e mughi si arriva al M. Carnizza (q. 1950 m). Si scende tra prati e mughi fino a Cima Auernig (q. 1863 m). Dopo breve discesa si giunge a C.ra Auernig (q. 1609 m). Proseguendo in pista forestale si arriva a Passo Pramollo dove termina il sentiero (q. 1530 m).
Dall'inizio della strada del Calvario a Sella Brizzia ore 2.30, a sella Barizze ore 3.30, al M. Corona ore 4.30, al Passo Pramollo ore 6.30.
Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):
In località Sella Brizzia, Puintaz, M. Corona si possono vedere varie opere militari della guerra 1915/18.
Sentiero attrezzato 521 "Lorenzo Palla"
Sintesi percorso: Rio Degli Uccelli - bivio 501 in loc. Puintaz
Gruppo montuoso: Alpi Carniche Orientali
Punto di partenza (località e quota): Via Deposito q. 600 m
Punto di arrivo (località e quota): Bivio sent. 501 q.1380 m
Dislivello in salita: 780 m
Lunghezza: 3,5 Km
Descrizione del percorso:
A Pontebba, in via Deposito a circa 500 m. prima dell'imbocco del vallone del Rio degli Uccelli, il sentiero inizia dietro un capannone metallico (q. 600 m). In lieve salita all'inizio, più accentuata dopo aver superato una casa isolata, si giunge prima per mulattiera, poi per sentiero, ad un erboso bivio (ora un evidente passaggio di tubatura di metanodotto) da attraversare in leggera discesa, il sentiero prosegue quasi in piano fino a raggiungere le prime rocce. Da qui in salita il percorso continua obbligato, per lunghi tratti intagliato nella roccia, tratti di attrezzature agevolano il percorso. Dopo circa 2 ore si incrocia il Rio nella sua parte alta, lo si passa frontalmente e seguendo il corso del rio sulla sua sinistra, si giunge ad incrociarlo nuovamente. Lo si supera di nuovo su un tratto caratterizzato da un ripido pendio di massi e ghiaia compatta fino ad uscire sull'ampio ghiaione soprastante. La traccia si sviluppa tra massi e ghiaia, sempre sulla parte più vicina al bosco, in costante salita, fino ad uscire sul sentiero 501 "Bepi Della Schiava" in loc. Puintaz (q. 1350 m). Per il rientro si consiglia il percorso del sent. 501 verso sella Brizzia e Calvario, sino ad arrivare a Pontebba, poco distante dal punto di partenza
Da via Deposito al bivio sent. 501 ore 4.00
A causa delle alluvioni avvenute nel 1996 e nel 2003, il sentiero è stato interessato da importanti smottamenti che ne hanno pregiudicato l'agibiltà per alcuni anni. Dal 30 giugno 2012 il sentiero è nuovamente agibile
Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):
Zona ideale per i camosci, vegetazione varia, in passato sentiero per uso militare, ove ancora si vedono resti di postazioni e opere