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Mappa Sentiero 523

Sentiero 523

 

N° 523

Sintesi percorso: San Leopoldo - M. Cit - M. Cit di Dentro

Gruppo montuoso: Gruppo M.Scinauz; Alpi Carniche Orientali.

Punto di partenza (località e quota): San Leopoldo q. 607 m.

Punto di arrivo (località e quota): M. Cit di Dentro q. 1530 m.

Dislivello in salita: 923 m.

Lunghezza: 3,5 Km.

 

Descrizione del percorso:

Da S. Leopoldo (q. 607 m) per strada bianca che separa l'ex ferrovia dalla bastionata dell'autostrada, la si oltrepassa al di sotto dei viadotti, si sale a sinistra un irto colatoio per un breve pendio prativo. Prima per bosco e poi sul tratto roccioso, con fondo ben conservato e marcato, zigzagando fra golette e costoni sovrastanti la destra orografica del rio Scinauz si obliqua per una pineta più a sinistra e, serpeggiando, fino ad una marcata rampa da percorrere verso ovest. Il superamento di una forcelletta permette di sormontare in dente roccioso. Si prosegue per un ampio pendio erboso, inizialmente verso destra, fino a raggiungere la cresta del monte. In pratica la si percorre tutta: ampiamente panoramica e, a tratti, marcatamente aerea. Alla sommità di un cono prativo si traversa verso nord, all'inizio sulle ghiaie di un dirupo franoso e poi per bosco fino a ripiegare nuovamente verso la cresta (q. 1205 m). Per ampie faggete frammiste a pini, si giunge infine all'alberata sommità del Monte Cit (q. 1416 m). Dalla cima l'itinerario ripiega in direzione nord, perdendo quota fino ad una depressione con sbocchi panoramici, a sinistra, sul sottostante Rio degli Uccelli. Da qui riprende a risalire fino alla conca selvosa (q. 1530 m) sotto il M. Cit di dentro. Oltre questo punto, il sentiero è dismesso in quanto richiede interventi straordinari non indifferenti; saranno comunque realizzati in quota, appena possibile, dei percorsi sui numerosi resti bellici (Austroungarici) della Grande Guerra.

Da San Leopoldo al Monte Cit ore 2.30, dal Monte Cit al Monte Cit di Dentro ore 1.00

 

Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):

Evidenti opere e postazioni militari, uno degli itinerari che lì costituivano una fitta rete di comunicazioni. In una zona estremamente selvaggia e quasi incontaminata per la scarsa antropizzazione, ora perfino ulteriormente limitata.